23 luglio 2007

Il G8, sei anni dopo

Sono passati sei anni. Io vivo a Genova e ricordo l'atmosfera dei giorni precedenti, durante il Gran Convegno e successivi. Sembrava ci si stesse preparando per un'invasione con quelle grate alte più di due metri intorno al centro storico ed i tombini sigillati, sembrava di stare in trincea. I giorni della riunione li ho vissuti praticamente chiusa in casa; ricordo, dal terrazzino con i binocoli, davanti al carcere di Marassi i black block che lanciavano bottiglie incendiarie sulle porte, indisturbati. Poi la notizia dell'incursione alla scuola Diaz e del parapiglia. Solo dopo si è capito che era stato tutto preparato. E quel ragazzo, morto; si certo non aveva in mano una bandiera della pace, ma la morte no; vittima come e più di tutti coloro che furono massacrati di botte.
E ricordo i giorni successivi, quelli del risveglio e della scoperta della devastazione: la città è stata picchiata, offesa ed umiliata come le persone che pacificamente erano venute a manifestare e che purtroppo portano ancora i segni dentro.

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